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La Chiesa di S. Ignazio risale al 1654 e venne edificata ad opera dei padri gesuiti

Ai gesuiti si deve anche la fondazione del Seminario Werdenbergico che un tempo era attiguo alla chiesa che si affaccia sulla piazza principale della città: Sant’Ignazio è caratterizzata dai campanili con cupole bronzee a cipolla tipiche delle chiese alpine e nordiche.

I lavori di ricostruzione della chiesa terminarono nel 1767, anno in cui fu consacrata dal primo Arcivescovo di Gorizia Carlo Michele d’Attems. Per rimembrare tale avvenimento, due anni dopo venne posta la lapide che si può scorgere nella parete a sinistra della navata.

Nella Chiesa di S. Ignazio si possono ammirare l’altare di S. Giuseppe ad opera di maestranze locali che presenta caratteri stilistici propri della cultura barocca, con una mensa da cui si innalzano quattro colonne caratterizzate da una policromia di marmi a motivi geometrici e terminanti su una trabeazione arricchita da statue d’angeli; la raffigurazione pittorica del Transito di S. Giuseppe è attribuito a Giuseppe Moretto; l’altare di S. Francesco Saverio del 1686; una serie di paramenti sacri di pregevole fattura con decorazioni floreali in filo policromo e bordature in oro e argento su drappi in raso rosso donati dal conte Giovanni Vincenzo Coronini nel XVII secolo.

Chiesa di Sant'Ignazio Gorizia

Molti sono gli arredi intagliati ed intarsiati presenti in S. Ignazio, risalenti anche al XVII secolo, come i pregevoli banchi lignei intagliati eseguiti nel 1886.

La facciata della Chiesa di S. Ignazio, caratterizzata da un accentuato verticalismo, è frutto del genio di Cristoforo Tausch chiamato dai padri gesuiti nel 1721. Il risultato, che possiamo ancora oggi ammirare, è una facciata scandita nel primo ordine da quattro paraste laterali sorreggenti le torri laterali e quattro semicolonne centrali che accentuano l’importanza dell’ingresso principale e del frontespizio concluso con un timpano. Il prospetto è articolato da tre nicchie, poste sopra i tre ingressi, contenenti statue di santi: quella di S. Ignazio al centro, Giovanni il Battista a destra e infine quella di S. Giuseppe.

Chiesa di S. Ignazio
Chiesa di S. Ignazio Gorizia

Sino a tutta la metà del Settecento la chiesa continuò ad arricchirsi di opere scultoree e pittoriche: dalla Deposizione di Franz Lichtenreiter, al pulpito del 1750 attribuito a Pietro Baratta. Nel 1773 Papa Clemente XIV sciolse la Compagnia del Gesù e con loro il convento annesso a S. Ignazio venne trasformato in caserma. Allo scoppiare della guerra tra Austria e Francia nel 1792, la Chiesa di S. Ignazio fu spogliata di numerosi oggetti sacri. Durante il sec. XIX l’edificio fu arricchito da ulteriori decorazioni pittoriche ad opera di E. Moretti, Delneri e L. Bianchini.

Per ulteriori informazioni:

Chiesa di S. Ignazio
piazza Vittoria – 34170 Gorizia (GO)
Tel: 0481 535106

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