L'imponente palazzo è una significativa testimonianza dell’architettura del Novecento
Il Palazzo delle Poste, progettato fra il 1929 e il 1930, fu inaugurato nel 1932. L’edificio, collocato vicino al mercato coperto in una delle aree più prestigiose della città, fu realizzato su progetto di Angiolo Mazzoni.
L’immobile è caratterizzato da un’alta torre ed un profondo porticato dove fu collocato il monumento ai Caduti postelegrafonici, realizzato da Domenico Ponzi, su disegno dello stesso architetto.
L’imponenza del Palazzo delle Poste è sottolineata dalla forme e dai materiali, come il bugnato e il laterizio, richiamati negli interni.
Di particolare interesse risultano le opere custodite all’interno dell’edificio: al piano terra si trova il monumentale mosaico di Matilde Festa Piacentini (moglie del famoso architetto Marcello Piacentini) raffigurante San Cristoforo e, sempre al piano terra, si può ammirare l’opera di Pericle Gentili, raffigurante i santi Ilario e Taziano, protettori della città di Gorizia.

Al primo piano, nell’antisala del direttore, è possibile ammirare l’affresco “Danae fecondata da Giove” realizzato su disegno del pittore Edoardo Del Neri e caratterizzato dalla combinazione di elementi tipicamente novecenteschi dai tratti esotici ed immaginari, mentre di grande suggestione risulta la decorazione del corpo scala contenuto nella torre. Si tratta del ciclo realizzato da Guido Cadorin dal titolo “Le guerre producono vittime” che vede rappresentati sulle pareti due soldati nell’atto di arrendersi e, in posizione ascendente verso il cielo, quattro angeli, mentre, sul soffitto, quattro uomini disposti a formare una croce.
Di notevole importanza, infine, la presenza all’interno del Palazzo delle Poste della celebre opera di Guglielmo Sansoni detto Tato, dal titolo “Treno in corsa” (1933).
Ulteriori informazioni:
Palazzo delle Poste
Corso Giuseppe Verdi, 33
34170 Gorizia